Ciao!

Mi chiamo Gabriella, ho 46 anni e oltre ad una coach sono mamma di Marco, 15 anni (SOS adolescenza!!!) e Alessandro 11.

Avevo solo 18 anni quando ho conosciuto Luca, il loro papà e da allora non ci siamo più lasciati.

Adoro e amo gli animali, tutti (beh non proprio tutti….i serpenti non li posso vedere!!) e dunque la famiglia si è ampliata con una bella gatta di nome Margot e una  dolcissima cagnolona di nome Leila (la vedrai in qualche foto qua e là).

Questa è la mia famiglia, quella che ho sempre sognato fin da piccola…ricordo che fantasticavo spesso sull’armonia che avrei creato nella mia famiglia quando ne avrei formata una io.

Forse perchè era ciò che mancava terribilmente a me quando ero bambina.

L’armonia, la serenità.

Non è facile raccontarsi, ma voglio farti leggere qualcosa di me che possa servirti come spunto, come esempio per farti capire che non è mai tardi per cambiare strada, per ascoltarsi, per darsi il permesso di creare la vita che vogliamo, su misura per chi siamo.

Spero che questo “pezzo” della mia vita che voglio condividere con te ti serva per spronarti a non accontentarti di ciò che stai vivendo se non ti rende felice e ti motivi a metterti in gioco, ad iniziare a lavorare su di te.

Non c’è altra via, credimi!

Sono sempre stata una bambina “molto dolce”, “tranquilla”, la classica “brava bambina”, sempre attenta ad ascoltare le esigenze di tutti, ad aiutare chi aveva bisogno, a non dare preoccupazioni ai genitori, a comportarmi bene, tanto che, crescendo, tutto questo si era tradotto in ansia per non deludere le aspettative, in scelte prese più per fare contenti i miei genitori o gli altri in generale, che per me stessa.

Alla fine però, quando non vivi in armonia con te stessa, quando non sai ascoltarti, quando sei sempre proiettata ad assecondare le esigenze degli altri prima delle tue, arrivi ad un punto in cui non sai più cosa vuoi, non conosci e riconosci nemmeno i tuoi bisogni e desideri, arrivi a compiere scelte sbagliate convinta che siano le più giuste.

Sei completamente “fuori centro”.

Allo stesso tempo la vita, nella sua infinita saggezza, sa come riportarti al centro.

Se non lo capisci prima, se non ti accorgi che ti stai allontanando da te stessa e dalla tua vera natura, la vita te lo fa capire in modo un pò “brusco”, come è successo a me quando ho iniziato a soffrire di attacchi di panico.

Mi ero laureata da poco in giurisprudenza (nonostante intimamente avrei voluto laurearmi in psicologia), svolgevo la pratica come avvocato e sentivo che stavo svolgendo un lavoro che era lontano anni luce dalla mia natura, da ciò che mi entusiasmava, da ciò che mi appassionava.

Ogni mattina mi svegliavo priva di entusiasmo, con un senso di “fatica” che mi toglieva ogni energia, mi sentivo nel posto sbagliato, con le persone sbagliate, ma soprattutto mi sentivo sbagliata io. Inadeguata. Frustrata.

Ho sempre avuto la sensazione, durante gli anni trascorsi in quell’ambiente, che avrei potuto avere di più dalla vita in termini di realizzazione, appagamento, serenità, ma non capivo come.

Alla fine mi ero abituata a convivere con quelle sensazioni in una sorta di triste rassegnazione.

La mia mente mi diceva che quella era la strada che avevo scelto e che dovevo farla funzionare.

Il mio cuore mi diceva che lì stava “morendo”….

Non ho voluto ascoltare il mio cuore per ben 8 anni.

Otto anni in cui mi sono auto inflitta una vita che non era la mia.

Fino a quando è arrivato “lui”…l’attacco di panico!

Inizialmente l’ho affrontato “scappando”, cercando di zittirlo, giudicandomi, spaventandomi, chiudendomi.

Poi ho capito che così “non funzionava”, il panico era sempre lì, ad aspettarmi dietro l’angolo, a seconda di chi vedevo, o di dove andavo, o di cosa sentivo poteva tornare, non avevo controllo.

Alla fine ho capito che più lo evitavo e più mi faceva paura, quindi ho come si suol dire preso il “toro per le corna” e ho iniziato a fare l’unica cosa che avrei dovuto fare sin dall’inizio: ascoltarlo.

Cosa voleva dirmi quel panico?

A cosa mi “serviva” quell’emozione così estrema e debilitante?

Da dove arrivava?

Ho imparato a conoscerlo meglio quel panico, a farci “amicizia” senza temerlo, ma affrontandolo, accogliendolo.

Non è stato facile, lo ammetto.

Ho iniziato a lavorare su di me, a capire cosa c’era dentro di me che non stavo ascoltando, mi sono affidata a quelli che poi sono diventati i miei maestri di vita e da cui ho appreso tecniche, ma soprattutto un approccio alla vita, che mi ha fatto davvero svoltare .

Benedico ancora quel primo attacco di panico, quelli successivi e tutto quello che ho fatto dopo e che mi ha portata fin qui oggi.

Sono grata alla vita per avermi fatto “cambiare strada”, per avermi dato una “svegliata” nonostante tutto il dolore che ho provato, le difficoltà, la disperazione e la frustrazione provata in quegli anni.

Tutta quell’esperienza, unita alla mia innata inclinazione all’ascolto e al fatto che da sempre le persone si aprivano a parlarmi dei loro problemi, mi fece rendere conto che essere d’aiuto agli altri mi faceva sentire bene, a mio agio.

Questo è ciò che mi ha motivata ormai 15 anni fa a lasciare andare la mia laurea in giurisprudenza, la mia professione di avvocato e tutto ciò che avevo costruito fino a quel momento per dedicarmi all’unica cosa che per me avesse senso fare: aiutare gli altri a liberarsi da tutti quei condizionamenti, sensi di colpa e blocchi emotivi che  portano ad allontanarsi da sè stessi e dalla propria meravigliosa autenticità.

Grazie a quel panico, a quel malessere e a quella profonda insoddisfazione, sono riuscita a tirare fuori il meglio di me, sono riuscita a mettere al servizio degli altri quella naturale inclinazione all’ascolto e all’aiuto emotivo che sentivo fin da bambina.

Ho concluso con successo la scuola di mediazione familiare, due scuole di coaching e un master in tecniche del cambiamento e Tapping Alchemico metodo PAI (la tecnica in assoluto più potente in base alla mia esperienza personale e professionale), oltre ad aver frequentato decine di corsi di formazione su svariate tecniche e discipline quali  counselling, naturopatia ad approccio bio energetico, PNL, tecniche di visualizzazione creativa, meditazione, neuroscienze…
Oggi mi sento una donna “realizzata” in famiglia e nel mio lavoro, intendendo con questo termine quella meravigliosa sensazione di vivere una vita autentica che “sa di me”, che rispecchia chi sono io, i miei talenti, le mie aspirazioni, una vita che mi sono creata su misura, pezzetto dopo pezzetto, passo dopo passo, crisi dopo crisi, conflitto dopo conflitto, affrontando prove di vario tipo.
Ciò che mi motiva ogni giorno a fare quello che faccio è aiutare le persone a rimettersi al centro della propria vita per evitare che sia poi la vita stessa a farlo bruscamente, come è successo a me.
Credo che ognuno sia su questa Terra per dare il proprio contributo, in base ai propri talenti, desideri e capacità’ e non esiste niente come allinearsi con questo scopo, anima e corpo, per riempire la propria vita di significato.