Sei anche tu una donna che tende a fare tutto da sé, una donna super indipendente, intraprendente, autonoma e super efficiente? Una donna che se la cava sempre da sola in ogni situazione, anche se ti farebbe comodo che qualcuno, come per esempio tuo marito, si occupi ogni tanto dei figli, della spesa o anche delle pulizie del sabato mattina?
Hai bisogno di leggere questo.
Quando chiedo alle donne, alle mie clienti, cosa impedisce loro di CHIEDERE aiuto al marito le risposte di solito sono queste:
- TEMPO: con il tempo che ci metto a chiedere e spiegare cosa fare, io l’ho già fatto 3 volte. Risparmio tempo a farmelo da me, “preferisco”…
- QUALITA’: non farebbe le cose bene come le faccio io
- ASPETTATIVA: o ci arriva da solo o non sto certo io ad elemosinare un aiuto.
- ABITUDINI: sono abituata così, siamo organizzati così.
Bene, mi spiace dirtelo, ma queste quattro cose qui in cui sono sicura al 200% che ti sei riconosciuta almeno in una, sono solo ragioni apparenti, SCUSE che ti racconti insomma.
Io ora ti spiego il perchè, ma tu concediti la possibilità di vedere le cose sotto un altro punto di vista, ovvero un pò più in profondità, sotto l’iceberg.
Il cervello funziona in base a due grandi leve basilari che sono: il dolore e il piacere. Ciò vuol dire che il cervello induce in noi scelte e comportamenti che ci fanno scappare da tutte quelle situazioni che ci provocano dolore e ci fa avvicinare a tutte quelle situazioni che ci provocano piacere (meno male aggiungo!).
Applicando questo principio alle pulizie del sabato mattina da chiedere al marito, si traduce nel fatto che se eviti di chiedergli aiuto non è perchè tu ci metti meno tempo a farle o perchè lui non le farebbe come te ecc ecc…, ma il vero motivo è che l’idea di chiedere aiuto ti fa PAURA.
Sì PAURA!
Paura di sentirti rispondere di no, paura di rimanere delusa, paura di creare conflitto, paura di disturbare, paura di non valere abbastanza, paura di essere giudicata, paura di dipendere da qualcuno, paura di non essere capita, paura di sentirti un’incapace, paura di sentirti in colpa per creare un disagio ad una persona a cui vuoi bene (nonostante non faccia le pulizie!!) .
E’ normale. Stai tranquilla. Dentro di noi vivono tante parti, spesso contrastanti, in lotta tra loro, come per esempio la parte di noi che desidera essere aiutata nelle incombenze familiari e la parte di noi che ci blocca nel chiedere.
Il punto è che, per cambiare i nostri comportamenti dobbiamo prima, per forza, capire da dove arrivano e smettere di raccontarci “scuse”. La consapevolezza ci regala un enorme potere: il potere di cambiare, il potere di metterti al volante della tua vita.

Ti faccio un esempio concreto: Chiara, una mia cliente, è una gran donna, con un lavoro di responsabilità che la assorbe quasi 12 ore al giorno dal lunedì al venerdì, è una donna intraprendente che risolve ogni situazione da sola e non chiede mai aiuto a nessuno.
Il sabato mattina Chiara vorrebbe rilassarsi e non sentire solo su di sé il carico delle pulizie settimanali e vorrebbe che il marito partecipasse, ma dopo averglielo chiesto una mezza volta si è arenata nella scusa 1 che ti ho scritto sopra (tempo).
Lavorando in profondità è emerso che Chiara aveva una credenza che la portava a fare questa associazione “se chiedo vuol dire che non sono indipendente, che non valgo abbastanza”.
BINGO! Ecco il vero motivo per cui Chiara non chiedeva al marito l’aiuto che voleva, non perchè ci metteva troppo tempo a spiegargli come fare!!!
Abbiamo lavorato su questa credenza, sgretolandola.
Ho fatto vedere a Chiara che la capacità di chiedere aiuto, nelle piccole come nelle grandi cose, è prerogativa dei forti, non dei deboli.
Ho fatto vedere a Chiara che se continuava a fare tutto lei, come poteva pretendere che il marito conoscesse i suoi bisogni?
Se continuava a fare tutto lei avrebbe accumulato frustrazione, stanchezza, rabbia, delusione che avrebbe riversato sul marito, ritenendolo responsabile del suo stato emotivo.
La realtà è che siamo solo noi responsabili delle nostre emozioni, non ciò che accade all’esterno, non le altre persone.
Ho notato che questa è una dinamica che accomuna molte donne con cui ho il piacere di lavorare e quando andiamo a capire cosa c’è sotto quella difficoltà e andiamo a conoscere quella paura ecco che qualcosa fa “click” e inizia il cambiamento che le porta poi a sentirsi più leggere, rilassate, forti e soprattutto le porta ad avere molto più tempo per sé e a godersi il sabato mattina mentre il marito è alle prese con l’aspirapolvere!!!!
Ed ecco il mio suggerimento per te: Pensa a qualcosa per cui ti verrebbe comodo un po’ d’aiuto, inizia da una cosa piccola, come le pulizie del sabato mattina e individua la persona a cui potresti chiedere una mano, per esempio tuo marito.
Ora connettiti con la tua pancia, con le tue sensazioni all’idea di andare da lui / lei per chiedere aiuto. Sei preoccupata?In ansia? In agitazione? L’emozione che provi ti dirà molto della tua capacità di chiedere supporto.
Ora fallo! Vai da quella persona, chiamala, mandagli un messaggio, insomma CHIEDI! Se vuoi spiegagli che di solito fai fatica a chiedere, ma che stai imparando a farlo…. mettiti alla prova con cose molto piccole e credimi che ti stupirai piacevolmente della reazione delle persone a cui chiedi! Commenta qui sotto e dimmi come è andata !